Lavori...

Radio canteen, storia di una radio clandestina 24/10/2015

Bè certamente non si potrà dire il contrario: il web offre sempre nuovi spunti, nuove idee e nuovi progetti.

Cosi un giorno ricercando delle caratteristiche sulle borracce americane della Seconda Guerra sono capitato sulla "Radio Canteen".

Oggetto a prima vista curioso, chi ha mai visto una radio costruita dentro ad una borraccia? Ma perché poi? 

Ricercando è  emersa una storia interessante, storia di uomini con uno spiccato estro, che hanno saputo (sicuramente con non poche difficoltà) ingegnarsi, grazie alle loro conoscenze, alla costruzione di una radio che potesse rimanere camuffata, nascosta sotto gli occhi di chi la guardava. 

Così' convinto di doverla replicare, per questo progetto mi sono ovviamente dovuto rivolgere a qualcuno che mi potesse aiutare, vista la mia scarsa (se non nulla) conoscenza nel campo della componentistica radio-elettrica.

La fortuna ha voluto che incontrassi Stefano della SB-LAB meglio conosciuto sul web come "GizMo" qui il suo blog-forum sito https://www.sb-lab.eu  fin da subito ho capito che era la persona giusta che mi poteva appoggiare, perché diciamolo chiaramente: non tutti sarebbero disponibili ad eseguire un lavoro simile, catalogandolo come una perdita di tempo, ma Stefano grazie alla sua forte passione in questo campo, lo ha reputato un lavoro intrigante e ha deciso di poterlo fare, ciò senz'altro rende stima alla sua attività ! 

Ma come è nata questa "Radio Canteen"?

Questo dispositivo dalle informazioni oggi reperibili, pare nato nel 1942 nel teatro del pacifico, nel campo di prigionia nelle Filippine di Cabanatuan, anche se il suo primo assemblaggio risulterebbe fatto nell'isola di Corregidor, prima del suo assedio da parte delle truppe giapponesi, adoperando parti di utilizzo militare americano come la valvola 12sk7, impossibile altrimenti da trovare una volta già giunti al campo di prigionia giapponese.

Dettaglio della valvola termoionica 12sk7 VT-131
Dettaglio della valvola termoionica 12sk7 VT-131

Questa prima produzione, la si attribuisce ad un'ufficiale del Genio, il capitano Russell J. Hutchinson che già recluso all'interno del campo di prigionia, l'avrebbe in seguito ceduta (a causa di un trasferimento non definito) al Tenente del Signal Corp William D. Gibson;   ma l'apparato non era più in grado di funzionare, poiché la valvola di origine (12sk7) era danneggiata. Qui entra inscena un terzo soldato, un marinaio americano che lavorando nel reparto "radio" del campo riusci' a recuperare una valvola 6J7 e riattivare il dispositivo.

Per fare ciò utilizzò come saldatore un cauterizzatore dell'ospedale interno.

Gibson tenne la sua Radio Canteen fino al giorno della liberazione del campo il 30 Gennaio 1945, senza farsi scoprire, lasciandola poi abbandonata nel campo di prigionia.

Liberazione del Campo di Cabanatuan, Gennaio 1945
Liberazione del Campo di Cabanatuan, Gennaio 1945

 Di fatto la radio quando inutilizzata, appariva nella sua cover come una qualsiasi borraccia lasciata così accanto al letto.

Il filo dell'antenna veniva camuffato come un comune cavo per stendere i panni e la sola cosa che doveva nascondere totalmente erano le cuffie (pare all'interno del cuscino).

La corrente per il funzionamento la prendeva direttamente alla sera dall'infermeria dove vi era presente una batteria o in altri punti di fortuna.

 Così facendo, seppur il sistema radio rimaneva molto rudimentale e delicato, rimasero informati, riuscendo ad ascoltare radio come Radio Australia, BBC,KGEI San Francisco ad esempio, inutile dire che ciò ebbe un impatto emotivo e di sostentamento morale non indifferente. 

Il progetto

Per questo progetto date la mie scarse conoscenze nel campo elettrico e di radio ho dovuto rivolgermi come scritto all'inizio a Stefano di SB-LAB.

La borraccia che ho utilizzato è una SMCO1943 in Inox, anche se sarebbe stato meglio utilizzare una tipo AGMCO 1942 in alluminio, ma per una questione di "dispiaceri" mi sarei rammaricato a dover tagliare una simile borraccia, perciò partendo dal fatto che in ogni caso sarebbe stata una riproduzione non fedelissima anche per la componentistica interna, ho optato per la prima. 

sx SMCO1943 - dx AGMCO 1942
sx SMCO1943 - dx AGMCO 1942

La prima operazione è stata quella di tagliare con un flessibile la finestrella sul corpo del contenitore e realizzare con un lamierino il telaio che ospita al di sotto tutta la parte elettronica.

Altra cosa, mi sono procurato delle cuffie d'epoca ad alta impedenza 4000omh, il resto lo ha eseguito Stefano e per questi dettagli vi riporto direttamente al suo sito dove potrete trovare tutte le informazioni che vi servono http://www.gizmoblog.eu/canteen-radio-clandestina-a-onde-corte/

Il progetto è stato ovviamente un po semplificato sia per una questione di reperibilità dei materiali, ma anche per un fatto di costi, che sebbene il progetto sia stimolante bisogna ricordarsi che non sarà mai il pezzo originale e quindi alla fine non vale nemmeno investire troppe risorse nella sua realizzazione, arrivando allo stesso modo ad un buon punto di fedeltà dell'oggetto di partenza.

La radio viene alimenta con 12volt per quanto riguarda il filamento della valvola, mentre 90 volt per la tensione anodica sempre della stessa, usando 10 batterie da 9volt in serie.

Dalle prove che ho potuto eseguire, posso garantire che il funzionamento è assicurato ed è anche divertente!

Ho ascoltato radio russe, qualcuna americana e parecchie arabe e anche una venezuelana.

È davvero bello e avvincente poter da così poca ed elementare componentistica per la tecnologia della quale disponiamo oggi, poter ascoltare radio da tutto il mondo con un simile apparecchio.

Le valvole VT-131 che vedete qui ancora imballate , provengono direttamente dagli States, originali mai usate, da contratto con l'esercito e la marina USA datate Aprile 1944.

E complimenti a Stefano per la sua professionalità nell'esecuzione di questo lavoro.

A voi qualche bella foto di questo progetto!


Costruzione di una FoxHole Radio

Una bellissima foto in combat fatta da Edoardo
Una bellissima foto in combat fatta da Edoardo

Questo piccolo e interessante paragrafo nasce da una piccola collaborazione con un'amico internauta, Edoardo.

Ci siamo conosciuti virtualmente 4-5 mesi fa, instaurando  uno scambio di messaggi molto interessanti sulla nostra comune passione: LA STORIA.

Infatti anche Edoardo è un appassionato di storia, collezionando elmetti italiani M33, Adrian della Grande Guerra e caschi coloniali.

Un giorno aprendo una sua email mi parla del suo progetto di costruire una radio FoxHole.

Io, dalla mia ignoranza gli risposi che non sapevo nemmeno cosa fosse (purtroppo si, non né ero ancora venuto a conoscenza).

Gli proposi così di partire nella sua realizzazione di questa radio che poi avrei documentato/presentato qui sul sito Usarmy1944.com con immenso piacere.

Eccoci allora qui in questa piccola intrigante avventura. 

Ma cos'è e come è nata la Radio FoxHole?

La cosiddetta "FoxHole" o "Radio a lametta" non era altro che un rudimentale apparecchio radio con il quale ascoltare varie frequenze radiofoniche.

Nacque nel corso della Seconda Guerra Mondiale, su idea proprio di un soldato Americano, con una soluzione tanto semplice quanto intelligente, utilizzando materiali facilmente disponibili e si racconta che i G.I. Americani ne fecero un largo utilizzo proprio sul fronte Italiano.

Ricordo che questa radio funziona senza bisogno di batterie o corrente.

Wikipedia (ingrandibile)
Wikipedia (ingrandibile)

Che cosa serviva e cosa serve per realizzarla anche oggi:

-Una lametta da rasoio meglio se d'epoca come quella utilizzata da Edoardo della PAL, anche arrugginita va benissimo;

-Un tubo di cartone o altro materiale dove eseguire l'avvolgimento del filo di rame;

-Filo di rame smaltato da 0.5mm;

-Un pezzo di mina di una matita;

-Una grossa spilla di sicurezza,

-Un supporto dove fissare il tutto;

-Una cuffia d'epoca ad alta impedenza (almeno 2000ohm)

 

Qui sopra vi riporto lo schema direttamente da wikipedia.

Ovviamente al giorno d'oggi le frequenze radio sono cambiate, modernizzate e non possiamo pretendere di sentire qualsiasi radio e di impostare il tutto con facilità perciò con questo sistema sarà più facile sintonizzarsi sulle emittenti con segnale radio più potente.

La FoxHole di Edoardo è ancora in fase di sperimentazione, quindi seguiranno aggiornamenti sul suo effettivo funzionamento, per ora ringraziando Edo, godiamoci queste bellissime foto frutto del suo lavoro.

Complimenti Edoardo e grazie per il momento di questa tua collaborazione sul sito di UsArmy1944.com