Box e Cassette porta munizionamento

Scatola "pistol ball" .45ACP

Piccola scatola in cartone che conteneva circa una cinquantina di proiettili calibro .45 ACP (Automatic Colt Pistol), per pistola Colt M1911.

Dalla sigla "E.C." riportata sulla scatola, possiamo dedurre che le munizioni fossero prodotte dalla "Evansville Chrysler Operated Ammuntion Plant".

Queste confezioni erano a loro volta contenute in una scatola in latta che conteneva dodici di queste confezioni da cinquanta colpi, seicento colpi in totale. 


Scatola-Box cartucce calibro 30.06 Springfield

Questa scatolina di cartone conteneva al suo interno venti cartucce calibro .30-06, il cui utilizzo era destinato per molte armi americane durante il secondo conflitto mondiale, come ad esempio il Garand M1, lo Springfield M-1903, il fucile semiautomatico BAR, ma anche alcune mitragliatrici leggere come la Browning M-1919 e simili utilizzare nella Prima guerra mondiale.

Come potete vedere dalla scatola, queste adottavano la palla (ogiva) da 152 grani denominata "M2", la quale era caratterizzata da una velocità di volata molto maggiore rispetto alla precedente da 150 grani.

Prodotte dalla fabbrica di munizioni "The Ordnance Plant Denver" (DOP) in Colorado, famosa per l'alta qualità delle munizioni M2.

Proviene dall'Inghilterra, non riporta date ma soltanto un numero di lotto.


scatola box winchester 9mm parabellum

Questa vecchia scatola vuota di munizioni è stata ritrovata in Italia nel 2015.

E' realizzata interamente in cartone ed era adibita al contenimento di 50 cartucce calibro 9mm Parabellum prodotte da Winchester.

Come specificato l'uso prestabilito di queste munizioni erano per l'utilizzo nei mitra che adoperavano calibri da pistola, ma andavano bene ovunque.

Sembra che il contratto di questi box sia stato fatto fin dall'inizio per una fornitura all'Inghilterra, la quale durante la Seconda Guerra Mondiale adoperò questo calibro in modo più continuativo, mentre nelle zone americane il suo utilizzo fu pari allo zero. 

Ma un'ulteriore impiego venne anche con il supporto delle formazioni partigiane.

Difatti, trovandosi a dover ri-utilizzare le armi del nemico (ma anche armi aviolanciate dagli alleati come gli Sten in 9mm) queste munizioni vennero paracaduta spesso in buone quantità.


Container 75mm gun m2 m3

Bel contenitore in cartone pressato a finitura catramata per il trasporto di un singolo colpo da 75mm per cannoni quali M1897 - M1916 - M1917 e M2\M3 che erano le bocche di fuoco impiegate sui carri armati M4 Sherman e M3 Lee.

Il packaging era composto solitamente da un tris di tubi tenuti assieme tramite dei tappi sagomati alle due estremità che venivano strette tramite una lunga vite passante così da renderli un corpo unico e facilitare il trasporto. 

Al suo interno vediamo da esempio come era alloggiata la cartuccia (non appartenente al contenitore). 

Nella foto d'epoca, carristi americani in Italia durante un momento di pausa e rifornimento, a terra si notato i contenitori, i quali non venivano caricati sul carro. 

Ritrovato in Italia.


Contenitore Granata MK2

Splendido contenitore in cartone usato per contenere una singola granata Mk2 detta comunemente "ananas".

Formato da tre parti, tubo centrale e tappi laterali.

A loro volta questi contenitori cilindrici erano contenuti in una cassa in legno.

Condizioni da ritrovamento su Appenino Bolognese.


Bag carrying ammunition m1

Questa borsa a tracolla è conosciuta comunemente anche con due nomi diversi che sono "ammo bag" oppure "general purpose bag".

Realizzata interamente in canvas questa sacca era stata pensata per poter fornire al soldato un contenitore resistente e capiente per trasportare un buona quantità di munizionamento generale, al suo interno vi è anche una tasca più piccola. 

Potevano essere  semplici caricatori, cartucce e specialmente bombe a mano o granate da fucile. 

Interessante ricordarsi che le misure con cui è stata progettata possono permettere di ospitare comodamente una cassetta intera porta munizione cal.30.

Per l'attacco degli straps sono presenti due anelli ai lati, mentre gli altri due lacci corti (uno dotato di moschettone e l'altro con l'anello) servono per consolidare la sacca al corpo,  oppure per trasportala a mano facendola  diventare una maniglia come in foto.

Quella fotografata è stata prodotta da Tweedie 1944 in verde OD7.

Versioni più precoci sono state realizzate in combinazione di colori OD7 e OD3 e anche british made. Ultima foto NARA Leyte 1944 USMC.


Box 105mm Howitzer

Il nome corretto di questa cassa portamunizioni è: "Long Two Rounds Box for 105 mm Howitzer ammunition".

Questa cassa era destinata al contenimento e trasporto di due colpi per il cannone da 105 mm, a loro volta i colpi erano tenuti in due contenitori di cartone che, come è visibile dalle foto, hanno lasciato il segno sul fondo.

Le scritte ci indicano che i proiettili erano caricati con ogive ad alto esplosivo (TNT), conferma che ci viene data dal simbolo della "flaming bomb" sul lato della maniglia. La cassa ha subito un lungo restauro che ha portato a nuova vita il legno, in precedenza secco e mal ridotto, e per fortuna tutte le scritte si sono conservate egregiamente. E' datata maggio 1944 ed è mancante di un lato corto da cui è stata aperta all'epoca dell'utilizzo.

Proviene dall'Italia ma non conosco con precisione la zona esatta.

(L'ultima foto è come si presentava appena recuperata, prima della pulizia).

Foto storica, archivio NARA.


Cassetta per mine M3

Rara cassetta porta mine antiuomo modello M3.

Questo contenitore è stato studiato per il trasporto di sei mine con relativo scomparto separato per le spolette.

Datata marzo 1943, sul lato opposto si trova la dicitura dello stabilimento di produzione, ovvero il "Kingsbury Ordnance Plant" sito per l'appunto a Kingsbury, una piccola città a nord dell'Indiana.

Qui si producevano e testavano molti tipi di munizionamento.

I lavoratori, specie per le mansioni più pericolose, erano afroamericani.

L'impianto chiuse i battenti a fine guerra, nell'agosto del 1945.

Pezzo proveniente da Bologna, purtroppo mancante del coperchio e della chiusura.


Cassa A.T. M9A1 

Questa cassa in legno era utilizzata per il trasporto di dieci granate da fucile per il Garand M1, assieme ad undici cartucce calibro .30 appositamente realizzate per il lancio di queste granate e che trovavano posto in un piccolo scompartimento all'interno (visibile in foto).

Ogni granata era confezionata a sua volta in un contenitore cilindrico in cartone; nella foto si possono notare ancora i segni lasciati sul fondo della cassa.

Questo munizionamento era prodotto, come riportato dai timbri, nello stabilimento di "Green River Ordnance Plant" nell'Illinois.

Cassa abbastanza difficile da reperire.

Per la cassa è stato realizzato un leggero restauro e nel caso vogliate approfondire potete trovare una piccola guida a questo link sul sito: "RESTAURO".

Trovata in Italia, esattamente a Vernio in Toscana, zona dove operò la 34^ divisione di fanteria americana.


Cassa munizioni 37mm

Splendida cassetta in legno, molto pesante, destinata a contenere dieci colpi da 37 mm ad alto potenziale esplosivo per il piccolo cannone anticarro M3, dotato di bassa potenza di fuoco.

Mancante del coperchio.

E' da notare lo stencil della "fleming bomb".

Cassa difficile da trovare in queste condizioni;

al di sotto è presente la dicitura della ditta produttrice "Philip Reward & Son" dell'Illinois ed è datata 1944.

E' stata ritrovata nella zona del basso mantovano. 


Cassa Nobel 808

Eccoci con una rara cassetta porta esplosivi.

Nel dettaglio si tratta di una cassa inglese per il trasporto di esplosivo, che dalle scritte presenti era atta a contenere del famoso esplosivo Nobel 808, imballato in più cartoni.

Infatti possiamo intravedere oltre che al "808" la scritta "EXPLOSIVE" e la scritta "GEL" che identificava questo esplosivo noto appunto anche come "Gelatina".

Sul lato sinistro in basso si legge la data 4\43.

Quasi sicuramente la cassa potrebbe far parte (vista la tipologia) di un avio lancio con drop containers, l'esplosivo in questione veniva utilizzato specificatamente per il S.O.E. (Special Operations Executive) oppure anche per i Commandos Britannici per operazioni di sabotaggi, più raramente anche in aiuto alle forze partigiane di resistenza.

Le pareti sono quasi tutte tenute assieme da viti a taglio e il manico presente (ne manca uno) è fatto di ottone e serviva per la tenuta del coperchio.

La cassa ha sicuramente visto momenti migliori, ma purtroppo è mancante di coperchio e i tarli hanno abbastanza rovinato i legno, ho proceduto ad un restauro per quanto mi è stato possibile.

Sicuramente un pezzo che non si vede tutti i giorni.

Ritrovamento Italiano.


Ammo Box cal .30 [Reeves]

Classico contenitore per munizioni calibro .30 a nastro.

Da notare la "flaming bomb" stampata, cui sopra è marcata "Reeves", nome della ditta produttrice (altre famose ditte erano la Canco e la Crown).

Presenta una modifica civile da riutilizzo, come spesso avveniva nel dopoguerra, dove diventavano importanti contenitori per qualsiasi cosa.

Ritrovata in italia, zona Mantova.


Ammo Box Cal .30 [Crown]

Classico contenitore per munizioni calibro .30 a nastro.

Da notare la "flaming bomb" stampata, cui sopra è marcata "Crown", nome della ditta produttrice.

Condizioni davvero eccezionali sia per colorazione che per lo stencil in giallo. Proveniente da un mercatino in Italia.


Ammo Box Cal .30 [Canco]

Classico contenitore per munizioni calibro .30 a nastro.

Da notare la "flaming bomb" stampata, cui sopra è marcata "Canco", che indica il nome della ditta produttrice.

Condizioni rustiche, proviene dall'Appennino bolognese, ritrovata a settembre 2014.


Ammo Box camo bianca cal .30 [Owens]

Tipica cassetta portamunizioni calibro .30 decisamente "ruspante", che presenta due caratteristiche molto interessanti.

La prima sicuramente è la colorazione, notiamo infatti come si presenti verniciata a pennello di colore bianco.

Sono molto convinto che sia una realizzazione di camuffamento militare fatta sul campo e non civile, soprattutto a causa dei dettagli di rifinitura, che come si nota dalle foto, sono stati fatti verniciando in modo veloce ed essenziale, non curato ma molto compatto.

La seconda invece riguarda il produttore, ovvero la ditta "Owens Illinois Can Company", che diversamente dagli altri produttori più famosi (come Reeves, Canco ecc.), presenta una guarnizione del tappo superiore in gomma e non in spugna.

Proviene da un mercatino in Italia.


Ammo Box Cal .50

Ecco due modelli diversi di cassette portamunizioni calibro .50.

Come standard contenevano 105 colpi, alternati in quattro perforanti ed uno tracciante.

Presentano due marchi diversi, una BELMONT" e l'altra che ha una sovra-riverniciatura in olive drab, della "BURROWES".

Su entrambe si legge la dicitura A.P.I. che sta per "Armour Piercing Incendiary", su quella non verniciata compare anche la sigla M8 che è la tipologia di munizione incendiaria, un proiettile da 662 grani con potere perforante a 91 metri di 2,2cm di spessore metallico, usata contro i veicoli corazzati.

Provenienti da Bologna.