ELMETTI M1 BELLICI

ALL'INTERNO DELLA CATEGORIA "ELMETTI M1 BELLICI" TROVATE ANCHE LE TRE SOTTOCATEGORIE A SX: "LINER BELLICI" - "ELMETTI M1 RELIC" - "ELMETTI DA RIUSO"

m1 ganci mobili nominale

Elmetto M1 da ritrovamento italiano.

Il guscio  è una produzione McCord a ganci mobili, giunzione del rim anteriore.

Al suo interno porta inciso le iniziali del suo proprietario assieme al numero di lotto.

Lotto 902 di produzione presunta verso marzo 1944.

L'elmetto conserva ancora gran parte del suo cork e ai ganci è cucito un bellissimo soggolo di transazione a fibbia nera magnetica con barretta di rinforzo.

Il liner, prodotto da Firestone, porta A-washers in acciaio nudo (produzione 1942) e tacca di centraggio con un particolare neckband in rayon.

Il tutto con una patina davvero straordinaria. 

Purtroppo non sono riuscito ad indentificare il proprietario di questo elemento, in quanto tra i due soldati usciti nelle ricerche, entrambi hanno nomi e matricole intercambiabili.

Uno di questi è un KIA della 91st divisione di fanteria " Clyde R. Bennett" mentre l'altro un soldato arruolato in aviazione "Rodney Charles Burgett", entrambi con matricola finale 9223.


m1 helmet 2ND LT. GENERAL FIBER

Elmetto m1 prodotto da McCord con numero di lotto 244 che ci conduce ad una data di presunta produzione di Agosto 1942.

Il guscio è un ganci fissi a giunzione frontale del rim, con fibbie ottonate.

Il soggolo più lungo presenta un taglio al centro che è stato da molto tempo riparato con del filo di ferro.

Presenta una buona patina e ancora una grande percentuale di cork sulla superficie. 

La parte più interessante è il suo liner. 

Quest'ultimo seppur abbia visto giorni migliori (per la sua conservazione) realizza assieme a questa calotta un bel elmetto di valore.

Il liner è un modello Hawley (CARDBOARD COMPRESSED) ma prodotto dalla "General Fiber Company", difatti si più notare dalla foto N.7 la presenza della lettera "G".

Purtroppo è sprovvisto del neckband e della headband, conserva però ancora il suo soggolino in cuoio primo modello. 

Sul fronte del liner possiamo anche vedere un rack da second lieutenant, poiché dipinto in con colore giallo.

Questa tipologia di liner venne abbandonata a fine dicembre del 1942.

Pezzo proveniente dagli States.


Un m1 dalla giusta patina

Questo M1 a ganci fissi proviene direttamente dagli Stati Uniti. 

Nessuna storia, nessun fregio, ma semplicemente un elmetto M1 uguale ai tanti che il 90% dei soldati americani portava sulla propria testa durante il secondo conflitto bellico. 

Nel dettaglio il guscio è un McCord a ganci fissi con numero di lotto 321C, prodotto a circa fine Ottobre inizio Novembre 1942.

I soggoli del guscio sono delle misura perfetta per poter consentire il fermo dello stesso sul retro dell'elmo, particolare che non sempre si riscontra. 

Anche se ad una prima vista il guscio può apparire riverniciato, vi posso assicurare che è completamente intoccato per quanto riguarda il suo colore originale e il suo strepitoso cork.

La patina in realtà è così a causa dell'ossidazione che gli ha donato questo strepitoso look. 

Il liner che lo accompagna è prodotto da Firestone (1942) con A-washers in acciaio e corredato di una headband a regolazione ad anelli sfalsati, alla quale è andata persa la banda di cuoio. 

Possiede anche le tacche di centraggio.

Notare anche qui, la strepitosa rifinitura esterna del liner.

Sia guscio e liner presentano sulla parte frontale e posteriore centrale un foro, segno che forse furono fatti per appenderlo.


m1 ganci mobili 1302 Engineers General Services Regiment

Questo bellissimo M1 che all'apparenza sembra semplicemente un classico ganci mobili, porta con se alcuni particolari e raffinatezze difficili da trovare su altri modelli simili. 

I particolari ai quali mi riferisco sono il montaggio di accessori di transazione.

Nel dettaglio è un M1 con guscio prodotto da McCord numero del lotto 850 circa e data presunta di produzione a partire da marzo 1944.

La parte interessante del guscio oltre ad avere una colorazione e una patina molto raffinata è il soggolo. 

Difatti quest'ultimo è stato realizzato totalmente in ferro e rappresenta un chiaro modello di transizione, fabbricato come sostituto parziale dei ganci in ottone montati nella maggior parte dei gusci a ganci fissi. 

Ma spesso questo tipo di fibbia viene accompagnato da un gancio j-hook senza più le punte appuntite, mentre questo modello le mantiene ancora.

L'elmo è corredato di un retina di camuffamento e sul fronte in vernice verde chiara è presente un piccolo puntino. 

Al suo interno troviamo i dati del proprietario.

L'elmetto apparteneva a Cicilio Chavez ASN 38168267,  classe 1921, originario del New Mexico.

Si arruolò il 15 Novembre del 1942 e presto servizio nel 1302 Engineers General Services Regiment.

Di questo reggimento non si trovano molte informazioni.

Sappiamo solo con certezza che i primi uomini arrivarono nel sud dell'Inghilterra nel 43' e vide il suo massimo impegno parecchi mesi dopo, in preparazione allo Sbarco In Normandia svolgendo molte attività di supporto, altre notizie certe sulla sua sorte non si hanno, ma molto probabilmente fu riorganizzato ad altri impieghi. 

Il liner invece conserva totalmente la sua bellissima verniciatura chiara e rugosa, stampato da IMP con A-washers verdi, produzione 1944.

Qui sotto la tomba del soldato Chavez, deceduto il 1951 a soli 29anni.


Elmetto M1 "specialist 4th class"

Questo elmetto M1 proviene direttamente dagli States e racchiude alcune particolarità molto interessanti. 

Il guscio è un ganci fissi (di cui uno risaldato per riparazione) prodotto dalla Schlueter riportante un numero di lotto mai visto prima per me : 15A. 

Anche in tutti gli altri elmetti della stessa casa produttrice che ho posseduto non sono mai riuscito a riscontrare un numero cosi basso, quindi sono molto propenso che si possa trattare di una delle prime produzioni, anche se come sappiamo non possiamo dare una datazione presunta come sui McCord. 

Possiede una colorazione totalmente nera, quasi tendente ad un blu molto scuro e al di sotto è presente ancora parte del verde originale assieme ad un consistente cork.

Il vero punto saliente è rappresentato dal fregio dipinto sul fronte che per lungo tempo mi ha lasciato spiazzato, fino alla sua individuazione, per la quale devo ringraziare l'aiuto del mio caro amico Daniele. 

Si tratta di un fregio non autorizzato ma comunemente utilizzato da soldati "specialisti" o meglio tecnici che avevano una mansione e competenza particolari rispetto ad un soldato comune. 

Nel caso è un "Specialist 4th class" utilizzato dal 1920 fino al 1941, quando poi comparvero i chevron ufficiali riportanti la "T". 

Al loro interno (come vedete sotto dalle foto esempio) veniva messo un simbolo di appartenenza, toque blanc per un cuoco, ferro da cavallo per la cavalleria, caduceo per il reparto medico e via dicendo).   

Il guscio si ritrova riverniciato molto probabilmente per un fattore d'individuazione più immediata dello specialista.

Il liner è un classico Firestone di cui internamente non rimane quasi nulla, di produzione 1943-1944.


Elmetto m1 "sabbioso"

Questo elmetto prodotto da McCord delinea uno dei primi stampi dei gusci M1.

Difatti all'interno della falda si può scorgere il numero di lotto 50A, che identifica la sua produzione presunta a Novembre 1941.

Un numero basso di lotto in questo modo non l'ho mai avuto prima su di un M1. 

A ragione di quanto appena detto anche i soggoli (su ganci fissi) portano una fibbia che era ancora adottata sugli elmi M1917A in ottone e J-Hook appuntito. 

Ma la particolarità strana (se cosi la vogliamo dire) è rappresentata dalla finitura esterna dell'elmo. 

Appare riverniciato (sia internamente che esternamente) di un verde scuro pallido ed opaco con tracce sparse di sabbia dalla granulometria molto fine.

Al di sotto in determinati punti si può ancora scorgere il cork d'origine.

Questa tipologia di patina che prevede l'utilizzo di sabbia iniziò ad apparire al posto del cork dopo la seconda guerra mondiale lentamente, con l'inizio della guerra di Korea in cui molti elmetti vennero ricondizionati e modernizzatati. 

Il liner che lo accompagna è un Westinghouse con verniciatura originale verde anti-riflesso, A--washers verdi, neckband prodotto dalla "P.K.W." ed headband con contratto del 4 novembre 1943 prodotta dalla "The Jos N. Eisendrath Co."

In varie parti del liner si trova parte del nome del proprietario, purtroppo poco leggibile "MC. Pher" che potrebbe stare per Mc. Pherson, mentre sul fronte un disegno in giallo poco decifrabile e malfatto in cui i primi due segni in alto sembrano essere due chevron che compongono il grado di Caporale. 

Quindi possiamo dire che l'elmetto sebbene sia ancora totalmente costituito con piene caratteristiche belliche sia stato usato sicuramente durante la seconda guerra ma probabilmente anche dopo, senza subire ricondizionamenti particolari se non per la colorazione che comunque appare artigianale e non fatta in serie.

Molte parti del guscio come anche le fibbie portano con se un usura molto accentuata ed anche il liner accompagna questa situazione.  Nella foto d'epoca durante la battaglia di Saipan '44 un marine della 2nd Marines Division sembra indossare un elmo molto simile come finitura.


M1 ganci fissi 77th Infantry Division

Questo elmetto proviene dagli Stati Uniti, dove fu acquistato parecchi anni fa.

Si tratta di un guscio a ganci fissi produzione Schlueter e riporta un numero di lotto 113.

Inizialmente non mi sono nemmeno accorto fosse di Schlueter, ma i dettagli quali le saldature dei ganci e l'alloggiamento del liner non perfetto mi hanno fatto intuire ben presto che non era di stampo McCord.

Esternamente ha una finitura molto interessante e camuffata, se si osserva bene si notano molteplici pennellate di verde più chiaro.

Cork e ruvidità ben presenti ai lati dell'elmo ma non sulla cupola che è praticamente liscia: questo sta a significare che è stato utilizzato ed appoggiato a terra molte volte. 

I soggoli sono congiungibili sul retro del guscio grazie ad una modifica di spostamento della cucitura, voluta a tale scopo.  Qui sono impresse le ultime 4 cifre del serial number, mentre al centro della calotta il seriale completo. Le fibbie sono ottonate. 

Il liner è la parte più complessa da esaminare. 

Si tratta di una produzione CAPAC con A-washers verniciate verdi, neckband con automatici united carr e tutto il resto in regola come assemblaggio in pieno periodo bellico (fine 1943-1944).

Anche il soggolo in pelle ha il ribattino e i rivetti verdi, prodotto da Anchor. 

Nell'aspetto generale il sottoguscio appare molto stressato, logoro e sporco. 

All'esterno è stato riverniciato di un colore verde lucido (stile postbellico) con applicate le decals del 77th Infantry Division. 

Come sappiamo le decals non furono in uso durante la seconda guerra mondiale (fatta salva qualche eccezione). 

Grazie a delle ricerche ho scoperto che l'elmetto è appartenuto al soldato Sherman Leonard J. nato 11 Giugno 1912 a Nanticoke in Pennsylvania, arruolatosi 15 Marzo 1944 e quindi è molto probabile possa essere stato impegnato nella campagna del pacifico nel 1945.

Posso solo presumere che il liner possa essere stato ridipinto e fregiato subito dopo la guerra, magari in qualche radunata di reduci, ma sono solo supposizioni .

Nel complesso un elmetto notevole e dai dettagli interessanti e non più cosi comuni.

Purtroppo Leonard è venuto a mancare il 23 Aprile 2000 e riposa al St. Mary's Cemetery, a Wanamie.

Qui troverete anche le foto della tomba che mi sono state gentilmente inviate dal Sign. Chester Zaremba, storico della città di Nanticoke che si è offerto per andare lui stesso nel cimitero per poi inviarmi questi scatti. Un grazie Infinite. 


Elmetto m1  Schlueter battle damaged "USAAF in Europe"

Elmetto M1 a ganci mobili con rim a giunzione frontale in inox prodotto da Schlueter.

Numero di lotto 265A (poco sotto la S poco visibile), associabile come produzione durante a metà anno del 1944.

Presenta una colorazione e una rugosità davvero interessante e conservata.

A differenza di molti McCord, qui la verniciatura è molto ruvida ed anti-riflesso.

Sulla calotta porta un'abbozza da impatto abbastanza forte, che ha inciso fortemente l'acciaio anche dalla parte interna del guscio. 

Possiede un solo soggolo che per comodità è stato conservato attaccato alla rete. 

Il liner è un MSA (Mine Safety Appliance) con A-washers verdi (produzione 1944) ed headband prodotta da Am-Stay con soggolino in cuoio a fibbia verde con una riparazione su di un rivetto.

Durante una fase di sverniciatura del liner è venuto alla luce (in modo parziale) parte del fregio dell'USAAF in Europe, che è stato dipinto sulla colorazione originale.

Questa faceva parte delle forze aeree strategiche degli Stati Uniti in Europa, istituita subito dopo il V-Day con quartier generale in Germania.

Un particolare che rende questo elmetto e liner molto interessante e particolare.

Ultima foto soldati americani in Sicilia, notare il particolare del cinturino.

(foto patch wikipedia)


elmetto ganci fissi inland mint

Un elmetto a ganci fissi veramente bello ed interessante, assemblato con delle particolarità ricercate. 

Diciamo fin da subito che il tutto si presenta in condizioni praticamente mint. 

Il guscio è stato prodotto da McCord con numero di lotto 125B, stampato attorno a fine aprile 1942 a ganci fissi e rim a giunzione frontale in inox.

Cork, colore e ruvidità strepitosi e presenti quasi al 100% anche internamente.

Soggoli con fibbie ottonate primo modello (1941) e j-hook tagliati a punta.

Da notare come i ganci fissi conservino ancora il colore verde attorno alla zona dove è stato cucito il soggolo, segno che l'elmetto è stato usato praticamente pochissimo. 

A qualcuno fu sicuramente assegnato, in quanto sulla headband è impresso a penna il cognome "Sheer", ma evidentemente non fu mai utilizzato. 

Il liner è un esemplare prodotto da Inland anch'esso nel 1942, da osservare bene il colore utilizzato per la verniciatura, che si presenta di un verde opaco ma molto liscio, assolutamente non ruvido e molto sottile come spessore.

All'interno troviamo delle strepitose A-Washers in acciaio con rivestimento protettivo giallo (anti-corrosivo) molto marcato e una montatura del webbing adatta al posizionamento di una headband in rayon a bottoni automatici, non regolabile.

Quest'ultima per qualche particolare motivo è stata montata al contrario con la fascia parasudore rivolta sulla nuca e non sulla fronte.

Pezzo interessante è anche anche il soggolo in cuoio, con ribattino a bordo tagliente, rivetti marroni marcati united carr e attacchi del liner verdi, prime versione prodotta di questa tipologia.


elmetto m1 ganci mobili imp

Elmetto a ganci mobili prodotto da McCord, numero di lotto 812B che lo colloca come produzione presunta attorno a Febbraio-Marzo 1944, rim in acciaio inox a giunzione anteriore.

Purtroppo non ha più presente il sottogola.

Una buona porzione di vernice verde originale è presente nella parte posteriore del guscio e totale all'interno, mentre il fronte si presenta annerito come se fosse stato sottoposto ad una forte fonte di calore che lo ha surriscaldato. Nonostante questo conserva un'ottima ruvidità antiriflesso.

Il liner che lo accompagna è un bellissimo modello realizzato da IMP acronimo di International Molded Plastics, Inc. 

Questo produttore sebbene produsse dai 2.000.000 ai 4.000.000 pezzi dal 1942 al 1945, resta uno di quei liner molto difficili da poter trovare rispetto a tutti gli altri a pari produzioni. 

Anche il simbolo impresso è curioso e, rappresenta un piccolo uomo all'interno di un ovale. (visibile in foto 14)

Ma ciò che rende ancora di più raro e particolare questo liner è il montaggio del webbing realizzato con A-washers in acciaio nudo, difficilissimo da trovare associato al produttore IMP, che lo identifica come una produzione precoce.

Non lasciatevi ingannare dalla vista, il liner è completo.

Sebbene manchi il cuoio della headband (seccandosi si è staccato completamente) quest'ultima è totalmente presente, con graffe verdi.

Neckband e headband sono state prodotte e presentano la marcatura della Gem Dandy Inc.

Del soggolino in pelle restano solo i gancetti ancora fissati all'interno del liner e di colore verdi. 

La colorazione del liner è sublime e completa, con il tipico verde leggermente ruvido ed estremamente anti-riflesso. 

Sul fronte presenta fatto a matita il grado di Sergente.

Un elmetto semplice e non al 100% completo, ma che comunque racchiude degli aspetti molto interessanti non di facile visione. 


elmetto m1 ganci fissi nominale

L'emetto in oggetto proviene direttamente dagli States, dove  è stato acquistato oramai molti anni fa. 

E' composto da un guscio prodotto da McCord a ganci fissi con numero di lotto 680B,  prodotto indicativamente verso gli ultimi mesi del 1943.

Difatti presenta già un sottogola con ganci metallici neri e J-hook non appuntito, tipico delle produzioni successive a ganci mobili .

Anche la colorazione e la ruvidità del cork sono in condizioni davvero eccezionali, con una leggerissima patina ossidata verso il rim, segno che l'elmetto in se è stato utilizzato molto poco. 

Il liner che lo accompagna è una versione prodotta da Firestone, con A-washers in acciaio nudo e tacchetta di centraggio per la corrispondenza del taglio con il rim del guscio.

Il chinstrap è un modello abbastanza precoce con ribattino a fermo tagliente e rivetti di color verde.

Le componenti come il neckband sono marcate anche se gli automatici sono ormai molto arrugginiti, mentre la head-band presenta in vari punti anche un numero di matricola non completo (laundry number), lo stesso lo ritroviamo stampato ad inchiostro anche sul retro esterno del liner, il quale conserva un bellissimo verde ruvido.

La matricola in questione è "B-4913" dove purtroppo anche tramite le ricerche a disposizione online non sono riuscito ad identificarne il proprietario a causa dell'elevato numero di soldati omonimi.

Da notare nelle foto, anche le macchie di ruggine presenti sull'accoppiamento, nelle stesse identiche posizioni, segno che il guscio e liner sono assieme da sempre.

Nella totalità un bel elmetto M1, con alcune particolarità interessanti a partire dell'accoppiamento ganci fissi-soggolo metallico, che si pone in un momento di produzione transazionale, imminente al passaggio degli elmi a ganci mobili.


Elmetto m1 hood rubber

In questo elmetto M1 a farla da padrona non è tanto il guscio, quanto il liner stesso. 

Difatti la calotta è una produzione a ganci fissi prodotta dalla McCord, numero di lotto 680B che lo stima come realizzazione attorno a fine Settembre 1943. 

Purtroppo si presenta molto ossidato e di colore ne rimane davvero poco, un aspetto quasi sul "relic" ma il metallo è ancora totalmente robusto e solido.

Dei soggoli non ne è rimasta alcuna traccia. 

Del liner invece possiamo notare fin da subito che ha un aspetto molto diverso dai soliti. 

Trattasi di raro un esemplare a "bassa pressione" come già visto per il modello "St.Clair".

Presenta una superficie interna ruvida ed esterna liscia, tipica di questo sistema di stampaggio liner.

Al centro si nota un cerchio di rinforzo nel quale vi è stampato "HR" acronimo di Hood Rubber Company (Watertown, Massachusetts) solitamente in colore argento\bianco.

La HR utilizzava un sistema di produzione diverso da St.Clair, in quanto usava per comprimere le fibre acqua calda con 113 kg di pressione, impiegando materiali non strategici per lo sforzo bellico.

Possiede A-washers in acciaio nudo, neckband e headband marcate, mentre il soggolino in cuoio è un fine guerra. 

Il webbing del liner non è in ottime condizioni e in qualche punto ormai tende a staccarsi dei rivetti.

Ad ogni modo, un liner che è da apprezzare anche in queste condizioni vista la sua rarità: la Hood Rubber produsse solo lo 0,5% dell'intera produzione di liner, con circa 206.000 pezzi prodotti, fino a fine al 1943 quando il contratto non venne rinnovato.

Ritrovato in Italia.


SEMPLICE, MA UN BEL M1

Elmetto M1 a ganci fissi di produzione McCord con numero di lotto 109B che lo va a collocare come fabbricazione presunta attorno all'Aprile 1942.

Bordino in acciaio inox a giunzione frontale.

Come si evince dalle foto questo elmo appare quasi in condizioni "mint" cioè nuovo di fabbrica, non utilizzato.

Dico appare, proprio perchè sappiamo invece che l'elmetto in questione è appartenuto al PVT Carl William Flagg, classe 1918, arruolatosi il 15 Giugno del 1943.

Sicuramente non deve averlo utilizzato per molto tempo, visto che è quasi immacolato. 

Dell'appartenenza possiamo averne la certezza grazie al numero dell'army serial number riportato sul soggolo lungo della calotta e dal cognome "Flagg" scritto a penna nel retro del neckband.

Presenta un'ottima colorazione sia del guscio (anche internamente) che del liner che sembrano quasi intoccati, con ancora tutta la loro finitura anti riflesso.

In particolar modo la calotta ha un cork veramente strabiliante, tipico delle produzioni belliche. 

Soggolo primo tipo, con fibbie in ottone e J-hook appuntito.

Il liner è un bellissimo esemplare ad alta pressione prodotto da Firestone (verso la fine 1942) con A-washers in acciaio nudo, headband (consumata ma solida) prodotta dalla George Frost Co. 

Il soggolino in pelle ha ganci, rivetti e ribattino di colore verde, con una leggera aggiustatura effettuata da me, in quanto in origine era spezzato (come spesso accade).

Neckband con automatici marcati united carr. 

Un pezzo quindi che non ha visto la guerra, ma che ad ogni modo porta con se i dati del suo proprietario al quale era stato dato, e che nella sua semplicità racchiude una storia che viste le sue condizioni sembra essersi fermata ad allora. 

Sotto il record del NARA del PVT Flagg. 

Non ho trovato maggiori informazioni in merito a questo soldato, se non la sua tomba nel Greenlawn Memorial Park (Jefferson County, Texas) assieme alla moglie. 


elmetto m1 camo first lieutenant

Elmetto M1 di produzione McCord  a ganci fissi a giunzione anteriore del rim in acciaio inox.

All'interno della falda risulta appena leggibile il numero di lotto un "86" la lettera rimane indecifrabile, produzione (stando alla tabella) probabilmente a fine Marzo 1942.

Esternamente da come si vede nelle foto non presenta una colorazione unica, ma più sfumature di verde che variano dal giallino al verde chiaro, che donano all'elmetto un effetto camuffato.

Anche internamente al guscio sono presenti le stesse tonalità.

Visivamente risulta vissuto e battle damaged, (come si dice in questi casi) ma conserva una buona ruvidità del cork.

Ai ganci rimane un solo soggolo intero, al cui interno del laccetto è stato scritto dal proprietario il suo nome (un certo "GOMER") con gli ultimi 4 numeri di matricola, gancio in ottone.

Il liner è stato prodotto da Westinghouse con A-washers in acciaio nudo (1942), neckband "AmStay" con bottoni marcati "united carr", mentre sulla headband non sono più ben leggibili le marcature. 

Dettaglio singolare che riguarda sempre l'interno di questo liner, è che è stato ritrovato così come lo vedete, con una confezione in cartone vuota di un kit medico, inserita nel webbing.

Esternamente rimane poco colore originale, ma sul fronte è presente un bel fregio da "First Lieutenant".

Nel complesso un guscio davvero interessante e ben apprezzabile. 

Soggolo in pelle e retina leggera sono stati aggiunti da me in seguito.


ELMETTO M1 HAWLEY USMC

Questo strepitoso elmetto viene direttamente dagli States dove è stato ceduto dalla famiglia di un veterano che ha servito nei Marines (USMC) a partire dal 1942, nel teatro di guerra del Pacifico, fino alla alla guerra di Corea, per poi congedarsi nel 1953. Purtroppo non sono potuto venire a conoscenza del serial number, ma ho saputo da suo nipote che il nonno si chiamava Jon Kreager.

L'elmetto è un M1 di produzione McCord, con giunzione frontale del bordino. Il numero di lotto è illeggibile, ma probabilmente la produzione risale al 1942, presenta ganci fissi e sottogola con aggancio in ottone del secondo tipo introdotti nel 1941.

La parte più interessante è sicuramente il liner, il quale è uno dei primi modelli in cartone pressato, prodotto dalla Hawley oppure dalla General Fiber, ma anche in questo caso non essendo più leggibile nulla all'interno della calotta risulta difficile affermarlo con certezza, visto che risultano essere praticamente uguali.

Quello di cui possiamo essere certi è che si tratta di un "second pattern", ovvero una versione secondaria un po più tarda rispetto alla prima.

Questo è riscontrabile dalla presenza dei fermi delle sospensioni interne non più rettangolari, ma del tipo "A-Washer" non verniciate, che si trovano su tutti i modelli successivi ad alta pressione.

La fibietta del liner ha il ribattino su cui è presente ancora qualche traccia di verde, sistemato al di sotto dell'elmetto e mai toccato.

La headband è un modello introdotto nel 1942 ad anelli sfalsati per la regolazione. Nel complesso un elmetto vissuto al punto giusto, che ha visto la guerra ed ha un patina e un colore sublime.

Purtroppo il nipote all'epoca della cessione lo separò dalla sua cover USMC originale, che vendette in anticipo. Questo ci può far capire per quale motivo il colore dell'elmetto sia ancora così ben conservato e con la sua rugosità.


m1 camo fronte italiano 1944

Questo elmetto M1 proviene da un ritrovamento avvenuto in Toscana negli anni '70 ed è rimasto intoccato fino ai giorni nostri così come è stato rinvenuto; si tratta quindi di un oggetto al 101% della Campagna D'Italia.

Quello che abbiamo di fronte è un elmetto prodotto dalla McCord Radiator con numero di lotto 122C che ne va a collocare la produzione all'incirca verso il Maggio del 1942; un numero effettivamente molto basso.

Inutile dire che, essendo un ganci fissi, su certe zone presenta come sempre evidenti segni di stress da stampo del metallo (crepe), tipici di queste prime produzioni di gusci.

Una parte molto interessante è il colore esterno, sicuramente e senza ombra di dubbio questo è stato rivisto dal proprietario, infatti si notano diverse tonalità di colore, dal più scuro al più chiaro, con un effetto notevole.

Nella parte esterna e alta della calotta sono presenti segni di ammaccature, ma probabilmente sono dovute al riscaldamento di qualche sostanza all'interno del guscio, infatti la zona è circolare e ben delineata.

Internamente invece, per il motivo appena citato, il colore è stato modificato all'epoca con del verde OD originale.

I ganci del soggolo son in ottone, con il tipico colore giallastro e J-Hook tagliati a punta.

Il liner invece un classico Westinghouse con le A-Washer non verniciate,

ma trattate con un rivestimento giallo da un protettivo chimico per evitarne l'ossidazione.

Neckband con bottoni marcati "United Carr" e timbri sul retro, soggolino in pelle con rivetti e ribattino verdi.

Davvero un bellissimo M1 ruspante e testimone di ciò che avvenne in Toscana nell'agosto del 1944. 


Elmetto m1 ganci mobili "VAM"

Interessante guscio M1 bellico prodotto da McCord, con giunzione frontale ma rim magnetico, ganci mobili, numerato all'interno nella falda con il numero 1009F che si può datare come produzione attorno al luglio-agosto del 1944.

Questa calotta si presenta verniciata di colore blu scuro, con un doppio fregio sulla parte frontale.

Era utilizzato dalla VAM ITALIANA (Vigilanza Aeronautica Militare) che impiegò esemplari di M1 al posto dell'elmetto italiano M33, presumibilmente negli anni '50 nel dopoguerra.

Il liner invece si presenta riverniciato con verde liscio, di produzione Firestone con A-Washer verdi (1943-44), mancante dei cinghiaggi interni.

Oltre che dalla VAM, altri esemplari di M1 bellici furono utilizzati dalla Croce Rossa e dalla Marina Italiana.

Non vennero invece mai usati dall'Esercito Italiano che continuò ad usare ancora per molto tempo il buon vecchio M33.


net, helmet with band

Questo kit di camuffamento comprendeva tutto il necessario per allestire il proprio M1 con una retina colore verde ed una fascia elastica per poter fermare solidamente al guscio fogliame o altri materiali utili alla mimetizzazione. 

Assieme a questi veniva compresa una piccola tag che illustrava e dava le prime istruzioni sul loro utilizzo sul campo. 

La fascia era composta da tessuto e neoprene per l'elasticità e nel kit veniva collegata per praticità di imballo (tramite una cucitura) alla rete stessa. 

La rete è romboidale-quadra e dall'aspetto schiacciato, piatto che è intrecciata e non annodata. 

Tutte queste retine venivano già sagomate in prossimità dei ganci del soggolo, quindi non sono ne quadrate e nemmeno rettangolari. 

Vennero introdotte nel teatro europeo verso l'autunno del 1944 e poi si diffusero a macchia d'olio  fino alla fine della guerra. 

Esistono molte varianti (almeno 3-4) che si differenziato per la tipologia di tessuto utilizzato per la rete. 

Chiamata comunemente M1944 net.


Rete per elmetto m1 Dennison usa 1944

Questa rete costituisce l'unica retina a maglie larghe di camuffamento per l'elmetto M1 datata con il produttore. 

Tutte le altre tipologie  analoghe a questa venivano distribuite senza un'etichetta dedicata, anche perchè spesso erano ricavate artigianalmente sul campo da grandi reti di copertura veicoli.

Le maglie misurano circa 4,5 x 4,5 cm.

Questo modello è stato, ed è tutt'ora al centro di un dibattito per capire se è veramente un oggetto originale oppure di fantasia.  Tutta la questione è incentrata su questa piccola etichetta bianca. 

Riporta esattamente: "DENNISON 1944 USA"

I dubbi sono nati quando un collezionista americano ha affermato che sarebbero state "falsificate" in Francia negli anni '80 da un ragazzo che aveva trovato grandi quantitativi di rete e che quindi per liberarsene avrebbe ideato questa soluzione dell'etichettatura. 

Altre fonti invece dicono siano state effettivamente prodotte dalla Dennison (con sede nel Massachusetts), all'epoca attiva nella produzione di lacci e corde.

Un segno distintivo di queste reti è l'odore che emanano: sono tutte state impregnate all'epoca di una soluzione anti-muffa che possiede ancora oggi un odore cupo e pungente.

Che siano originali o oppure no, mi sento di dire che anche per "leggenda" si sono guadagnate un posto in collezione in ogni caso! 

Nell'ultima foto del NARA, vediamo il soldato alla guida della Jeep indossare un M1 con una retina a maglie larghe, 15 giugno 1944, Normandia. 


RetINA MAGLIE LARGHE elmetto M1

Rete originale a maglia grossa, utilizzata sopra al guscio dell'elmetto americano M1 per dotarlo di camuffamento.

Queste reti a maglie larghe venivano recuperate da reti utilizzare per la mimetizzazione dei veicoli.

Si videro molto nel Pacifico ma anche un po in tutta Europa.

Veramente bella e ben conservata, la reperibilità di questo semplice oggetto risulta difficoltosa a causa dei numerosi cloni presenti sul mercato.