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Per non cancellare troppo la storia

Tutte le volte che ho a che fare con gli elmetti in condizioni relic mi trovo sempre in difficoltà ed in conflitto sulle operazioni per la sua conservazione e pulitura. 

Vorrei ogni volta poterli lasciare cosi come mi arrivano ma ahimè non è possibile. 

Quindi cerco sempre di osservare bene prima l'oggetto, per capire di quale profondità di trattamento possa aver bisogno per non dover esagerare senza che ce ne sia realmente la necessità. 

Il rischio è spesso quello di poter snaturare troppo il pezzo senza potere più tornare indietro. 

In questo caso l'elmetto che mi è capitato proviene da un recente recupero nella Normandia. 

Le condizioni in cui è arrivato sono esattamente quelle che vedete in foto.

 All'esterno conservava ancora alcune tracce di colore verde anche se ormai fortemente incrostate al di sopra da una ruggine consistente. 

Sul fronte il grado dipinto a mano con vernice bianca di Sergente. 

All'interno vi era un ossidazione a tratti leggera ma tenace e in altri punti ormai arrivata ad un spessore di marciume ferroso di qualche millimetro.

La parte posteriore già fessurata dagli stress da stampo (tipici dei gusci ganci fissi) si è indebolita ulteriormente favorendo la rottura del metallo.

Con questi presupposti non si può pretendere grossi miracoli dall'acido ossalico, che ricordo che si, scioglie la ruggine, ma in questi casi di ossidazione ed impossibilità di una forte azione meccanica di sfregamento (per non perdere colore e fregio) può solo aiutare a risanare almeno in parte il metallo. 

Ho deciso cosi di eseguire 3 bagni da circa 40 minuti e poi terminare il lavoro con la classica bomboletta di spray trasparente opaco per riavviare i colori. 

All'interno però sono stato costretto a trattare certe zone con il Ferox, (visto che non vi era più nulla da salvare di colore), per ostacolare la ruggine più grossa.

 

L'effetto finito è quello che vedete qui sotto

PRIMA                                                                                                                                                            DOPO

Non è stato male come risultato (vista la base di partenza) ma se avessi potuto lo avrei volentieri tenuto come era in precedenza.

Ma so già per certo che se avessi fatto in questo modo avrei visto con il passare di anche pochi mesi il pezzo in decadimento, con ruggine che avanza e scaglie ferrorse che inesorabilmente si staccano. 

 

Un po della storia purtroppo è stata eliminata ma a favore di una sua conservazione e testimonianza più durevole nel tempo.

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